Le informazioni riportate dall’etichetta ambientale posta sull’imballaggio, sia questo un prodotto alimentare o non alimentare, riguardano la corretta gestione del rifiuto derivante dall’imballaggio al termine del suo utilizzo.
IMBALLAGGI – prodotti composti di materiali di qualsiasi natura destinati a:
La Comunità europea da lungo tempo impone agli Stati membri obiettivi di recupero per gli imballaggi, cercando di conciliare le necessità economiche e di mercato con le problematiche ambientali, poiché considera “essenziale che tutte le parti coinvolte nella produzione, nell’uso, nell’importazione e nella distribuzione degli imballaggi […] diventino più consapevoli dell’incidenza degli imballaggi nella produzione di rifiuti” [Direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio].
A questo scopo esorta gli Stati membri [Direttiva 2004/12/CE recepita in Italia dal D.Lgs 152/2006] ad adottare “opportune misure affinché gli utenti di imballaggi, compresi in particolare i consumatori, ottengano informazioni necessarie su:
- i sistemi di restituzione, raccolta e di recupero disponibili
- il loro ruolo nel processo di riutilizzazione, di recupero e riciclaggio degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio
- il significato dei marchi apposti sugli imballaggi quali si presentano sul mercato”
Da sempre viene riconosciuto il ruolo attivo degli utenti come ultimo anello di una catena di prevenzione qualitativa e quantitativa dei rifiuti da imballaggio: senza la consapevolezza del consumatore finale, qualsiasi iniziativa compiuta a monte dalle aziende produttrici/utilizzatrici di imballaggi, dai Comuni, dal Conai e dagli altri Consorzi di filiera coinvolti nella realizzazione delle strategie di prevenzione richieste, risulterebbe inefficace.
Lo strumento più immediato per raggiungere il consumatore finale è l’etichettatura ambientale.
Con l’entrata in vigore il 26/09/2020 del Decreto legislativo 116/2020 per il produttore di imballaggi destinati al consumatore finale è diventato obbligatorio fornire le indicazioni per consentire di effettuare correttamente raccolta, riutilizzo, recupero e riciclaggio e per informare i consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi.
Il 28 febbraio 2022 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge di conversione del Decreto Legge 228/2021 (cd “Milleproroghe”), il cui articolo 11 ha modificato il decreto-legge 31 dicembre 2020, n.183 (convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2021, n. 21), sospendendo fino al 31 dicembre 2022 l’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi. Inoltre, i prodotti privi dei requisiti ivi prescritti è già immessi in commercio o etichettati al 1° gennaio 2023 possono essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte.
Ai sensi del D.Lvo 116/2020 tutti gli imballaggi (primari, secondari e terziari) immessi al consumo in Italia sono sottoposti all’obbligo di etichettatura ambientale.
I produttori devono, per poter identificare e classificare l’imballaggio, riportare la natura dei materiali di imballaggio in base a quanto indicato nella Decisione 97/129/CE (che ha istituito un sistema di identificazione degli imballaggi con codici alfanumerici), eventualmente integrato da quanto riportato nelle norme UNI, in particolare UNI EN ISO 1043-1:2002, CEN/CR 14311:2002, UNI EN ISO 11469.
Le informazioni minime da riportare sugli imballaggi sono:
Oltre a queste informazioni minime è possibile associare (e non combinare tra loro a piacere!) altre informazioni ambientali, per esempio un simbolo grafico per la raccolta differenziata di qualità, riciclabilità, marchi ambientali, compostabilità. In questo caso devono essere seguiti i riferimenti stabiliti da apposite norme tecniche elaborate dagli Enti di Normazione internazionali (ISO), europei (CEN) o nazionali (UNI per l’Italia, DIN per la Germania, AFNOR per la Francia, ecc.).
Elenchi di norme europee armonizzate sono consultabili sul sito:
http://ec.europa.eu/enterprise/newapproach/standardization/harmstds/index_en.htm
I riferimenti delle norme tecniche italiane e delle versioni in lingua italiana delle norme tecniche europee possono essere reperiti sul sito dell’UNI (Ente nazionale italiano di unificazione): http://www.uni.com